LA MILANESIANA 2010

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Ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi

i paradossi

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La Milanesiana Letteratura Musica Cinema Scienza è giunta alla sua undicesima edizione. Promossa dalla Provincia di Milano, in collaborazione con il Comune di Milano e con il patrocinio della Regione Lombardia, con il sostegno di sponsor privati e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il festival può vantare oltre mezzo milione di spettatori, e quest’anno vedrà il coinvolgimento di oltre 130 ospiti internazionali, tra i quali 3 Premi Oscar, 1 Premio Nobel, 1 Booker Prize, 1 Medaglia Fields, 1 Palma d’Oro, 1 David di Donatello. Anticipo subito che avrà luogo, durante il corso intero della manifestazione, tra il 5 e il 19 luglio, una grande mostra sulla storia dell’eni, “Il cane a sei zampe”, che si terrà in Sala Buzzati, presso la Fondazione Corriere della Sera. Ma vorrei anche dire che questa edizione si caratterizza, ed è una delle principali novità, per la volontà di allargare e moltiplicare gli spazi, di coinvolgere più luoghi contemporaneamente, nel segno di uno scopo preciso: quello di portare la Milanesiana nel cuore della città, con la convinzione che ogni evento culturale si definisce anche in relazione allo spazio in cui si svolge, per creare un orizzonte milanese della cultura aperto a quella internazionalità che da sempre rappresenta la principale caratteristica del festival. Saremo dunque presenti sul piazzale della Triennale Bovisa, sul piazzale degli Arcimboldi, alla Biblioteca Chiesa Rossa, al centro giovanile Barrio’s, al Teatro di Verdura e, come l’anno scorso ma ancor più estesamente, in tram per le vie di Milano. Ma ci troverete, come al solito, anche al Teatro Dal Verme, alla Sala Buzzati (che ospiterà le prime tre serate della manifestazione, oltre alla serata conclusiva e agli incontri del mattino), allo Spazio Oberdan. Il tema unificante di questa edizione della Milanesiana sarà I paradossi. Indagheremo con i nostri ospiti le contraddizioni di cui è ricca la realtà degli ultimi anni: culturali, ideologiche, politiche, religiose, musicali, scientifiche. La complicazione dei saperi va ben oltre il principio d’identità: ogni cosa è se stessa, ma anche altro. Spesso, non è ciò che sembra a prima vista, come dice FrancoBattiato. E veniamo allora agli incontri in cui si articola questa “nuova” Milanesiana. Lunedì 5 luglio, prima giornata della manifestazione, cominceremo in tram, in collaborazione con Atm e MITO (così come per gli analoghi appuntamenti delle successive due giornate), fino al Polo Universitario Bovisa, insieme a Flavio Soriga, Ivan Cotroneo e Giovanni Peresson. Seguirà un concerto sul piazzale della Triennale Bovisa del compositore e musicista Teho Teardo, autore, tra l’altro, delle colonne sonore di Denti di Gabriele Salvatores e di Il Divo di Paolo Sorrentino. La sera, alla Sala Buzzati, per “Una musica costante e Omaggio a Cesare Pavese: non fate troppi pettegolezzi”, avremo come ospite lo scrittore indiano Vikram Seth, autore di Il ragazzo giusto, saga della saggezza e del caos dell’India contemporanea, al quale sarà affidato il prologo letterario della serata. Seguirà uno spettacolo teatrale con Fabrizio Gifuni (attore di teatro e di cinema, vincitore del Nastro d’argento per La meglio gioventù) e il pianista Cesare Picco. Introdurrà Ranieri Polese, inviato culturale del “Corriere della Sera”. Martedì 6 luglio, nel pomeriggio, saremo ancora in tram, fino a toccare il Polo Universitario Bicocca, in compagnia di Pulsatilla e della musica di Francesco Tricarico. Seguirà, sul piazzale degli Arcimboldi, un concerto dell’artista tunisino Dhafer Youssef, maestro della contaminazione fra musica sufi, jazz e sonorità elettroniche. La sera, torneremo in Sala Buzzati con “Falene e i paradossi della notte”. Dopo il prologo letterario di Tahar Ben Jelloun (con proiezioni di disegni dell’autore), avremo letture di Gabriella Cristiani, Premio Oscar 1987 per il montaggio di L’ultimo imperatore di Bernardo Bertolucci, del critico FrancescoCasetti e del regista colombiano Andrés Arce Maldonado, di cui in chiusura d’incontro verrà proiettato il film Falene. La parte musicale è affidata a Roberto Cacciapaglia, che ci farà ascoltare le sue musiche confluite nelle colonne sonore di alcuni film. Mercoledì 7 luglio, terzo e ultimo appuntamento in tram, che ci porterà questa volta fino alla zona Barona. Con noi, il filosofo- musicista Massimo Donà, lo scrittore-viaggiatore Marco Buticchi e la scrittrice Letizia Muratori. Farà seguito, alla Biblioteca Chiesa Rossa, un concerto della musicista brasiliana Cibelle, che ci farà conoscere il suo punk-tropicale e post-nucleare, in piena sintonia con il tema della Milanesiana. La sera, alla Sala Buzzati, per “I paradossi di Luciano Emmer e Luigi Ghirri, con proiezioni a sorpresa”, la voce di Anna Bonaiuto (David di Donatello 1995) ci avvolgerà con le parole di un testo del regista Luciano Emmer e di alcuni brani di Luigi Ghirri, un maestro della fotografia contemporanea. Di Emmer vedremo poi tre cortometraggi: Racconto da un affresco: Giotto, con il commento di Vittorio Sgarbi, Nostalgia e L’istantanea, presentati da enrico ghezzi, mentre di Luigi Ghirri ci verrà offerta la visione del montaggio di un film inedito, Come se fosse la prima e l’ultima volta, recuperato per l’occasione e grazie all’interessamento di Paola e Adele Ghirri. L’introduzione della serata è affidata ad Antonio Gnoli, giornalista di “La Repubblica”. Giovedì 8 luglio, la serata al Teatro Dal Verme, per “I paradossi della letteratura”, introdotta dal critico letterario Piero Gelli, vede protagonista la cultura anglo-americana, con Don Winslow, uno dei più geniali scrittori di polizieschi americani, Adam Thirlwell, un esponente delle giovani generazioni della narrativa britannica, e con il ritorno di Joyce Carol Oates, sottile indagatrice dell’inconscio, alla quale verrà assegnato il Premio “Fernanda Pivano”. La parte musicale propone un concerto della London Sinfonietta, uno dei più importanti ensemble di musica contemporanea al mondo. Verranno eseguite musiche di Beethoven e Daugherty, in un passaggio dalla classicità alle tematiche moderne. La serata è realizzata con il contributo di Lottomatica. Venerdì 9 luglio, la giornata prenderà l’avvio nel pomeriggio allo Spazio Oberdan, introdotta da enrico ghezzi. Di Zbig Rybczynski, regista polacco, Premio Oscar 1983 con Tango per il Migliore Cortometraggio d’Animazione, pioniere nell’uso della tecnologia televisiva ad alta definizione, vedremo quattro film: Imagine (1987), The Fourth Dimension (1988), The Orchestra (1990), e Kafka (1992). La sera, al Teatro Dal Verme, per “La logicità dei paradossi”, ritroveremo Zbig Rybczynski, di cui verrà proiettato un prologo cinematografico inedito, Vertigo, appositamente realizzato per la Milanesiana, con un intervento di enrico ghezzi. Seguirà una lettura di Umberto Eco, presenza fondamentale per il nostro festival, e in conclusione lo spettacolo di Elio, Fu…turisti, all’insegna del più caustico e irriverente rigore del paradosso. La serata sarà introdotta da Mario Andreose, direttore letterario della RCS Libri. Sabato 10 luglio, pomeriggio in Sala Buzzati, dove renderemo omaggio a un ribelle del cinemacontemporaneo, Giulio Questi (uno dei più originali registi italiani del Novecento, già collaboratore di Valerio Zurlini e Francesco Rosi), di cui vedremo l’episodio Viaggio di nozze da Le italiane e l’amore (1962), l’episodio Il passo da Amori pericolosi (1964), La morte ha fatto l’uovo (1968), Lola (2009). Nell’occasione verrà proposto anche un film del regista Augusto Tretti, Alcool (1980). Le proiezioni saranno precedute in mattinata dal consueto Aperitivo con l’autore, con la presenza, tra gli altri, di Vladimir Luxuria, che regalerà al pubblico una lettura inedita sui paradossi. Nel corso della serata “I paradossi dell’identità e una lunga notte per Jane Campion” al Teatro Dal Verme, realizzata con il contributo della Commissione Europea e introdotta da Antonio Gnoli, incontreremo lo scrittore inglese di origine pakistana Hanif Kureishi, il quale leggerà un brano tratto da Il Budda delle periferie, accompagnato al pianoforte da Lola Perrin e appositamente rivisto per l’occasione. A seguire avremo sul palco lo scrittore inglese di origine indiana Salman Rushdie, Booker Prize 1981 per I figli della mezzanotte, e la regista neozelandese Jane Campion (Palma d’Oro 1986 e 1993 e Premio Oscar 1994), che dopo la lettura riceverà il Premio “Omaggio al Maestro”. La parte musicale prevede il ritorno di Ute Lemper, che ci offrirà un concerto, Opposite Worlds, con canzoni americane ed europee degli anni Trenta e Quaranta. Ma la serata non finisce qui. A seguire, infatti, proiezioni di alcuni cortometraggi di Jane Campion: An exercise in discipline – Peel (1982), Passionless Moments (1983), Mishaps of seduction and conquest (1984), A girl’s own story (1984), After Hours (1984), e del suo primo lungometraggio, Sweetie (1989), per una lunga notte che terminerà alle ore 03.00. Domenica 11 luglio, per “Donne e paradossi. Omaggio ad Alda Merini, Fernanda Pivano, Antonia Pozzi”, ci trasferiremo nel pomeriggio al centro giovanile Barrio’s. Dopo un prologo letterario dell’attrice teatrale Federica Fracassi, che leggerà alcune prose e versi delle tre autrici, e una lettura della scrittrice Lucrezia Lerro, Cristina Sivieri Tagliabue introdurrà l’Ultima intervista ad Alda Merini, a cura di Sebastiano Tronchetti Provera e concessa in esclusiva per il festival. Ma visioneremo anche due film di Marina Spada, Fernanda Pivano. C’era una volta l’America (1995) e Poesia che mi guardi (2009), dedicati rispettivamente a Fernanda Pivano e ad Antonia Pozzi, e un frammento da Via della croce di Serena Nono, mentre in conclusione avremo un concerto di Momo, cantautrice di estro e di estrema vitalità. Lunedì 12 luglio secondo appuntamento cinematografico allo Spazio Oberdan, con il re dell’horror americano George Romero in dialogo con enrico ghezzi. Di Romero vedremo Night of the Living Dead (1968), Creepshow (1982), Survival of the Dead (2009). La serata al Teatro Dal Verme sarà incentrata sul tema “I paradossi della normalità”. Dopo l’introduzione di Ranieri Polese, inviato culturale del “Corriere della Sera”, e un prologo visivo di Cesare Inzerillo, scultore e scenografo di Ciprì e Maresco, avremo con noi due grandi scrittori inglesi: Patrick McGrath, autore di best seller quali Follia e Trauma, e Jonathan Coe, romanziere sociale e insieme satirico, che ha saputo mostrare nei suoi libri i più minuti e profondi contrasti della società britannica. Entrambi ci offriranno le loro letture inedite, insieme a quella di George Romero, mentre la parte musicale vedrà un concerto di Paolo Fresu, la cui tromba sarà accompagnata dal percussionista indiano Trilok Gurtu e dal pianista cubano Omar Sosa. Martedì 13 luglio, presso le Cartiere Vannucci, verranno inaugurate due mostre, che rimarranno visibili al pubblico fino alla fine del Festival. La prima, La classe morta di Cesare Inzerillo, consentirà di poter ammirare dal vivo le sculture dell’artista siciliano, mentre la seconda sarà una mostra fotografica di Mario Dondero, Dello Sguardo, della Vita. Un film del Novecento. All’inaugurazione saranno presente i critici d’arte Vittorio Sgarbi e Luca Beatrice. La serata al Teatro Dal Verme, per “I paradossi delle passioni”, inizierà, dopo l’introduzione di Riccardo Chiaberge, inviato e editorialista di “Il Sole 24 Ore”, con un prologo letterario di Lella Costa, seguito da letture di Ildefonso Falcones – scrittore spagnolo, specializzato in grandi ricostruzioni storiche e pubblicato in oltre quaranta paesi – e di Michel Faber, scrittore olandese autore del celebre Il petalo cremisi e il bianco, che ci ha restituito le atmosfere tenebrose della Londra dei bassifondi vittoriani. Seguirà un atteso concerto di Tereza Salgueiro, vera erede della canzone tradizionale portoghese di Amália Rodrigues e voce solista dei Madredeus, che si esibirà con il suo gruppo attuale, i Lusitânia Ensemble. Mercoledì 14 luglio, nella serata realizzata con il contributo di Montblanc al Teatro Dal Verme, per “I paradossi del tempo”, Fiorenzo Galli, direttore generale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, ci regalerà un prologo scientifico, in un appuntamento che vedrà la presenza di Wendelin Werner, matematico probabilista insignito della Medaglia Fields nel 2006. A lui, durante la serata, sarà assegnato il “Premio Montblanc”. Gli ospiti letterari saranno invece Lawrence Osborne, scrittore inglese e viaggiatore instancabile, e Shalom Auslander, autore newyorkese di origine ebraica, nei cui romanzi sono presenti un sottile nichilismo unito a una irrefrenabile ironia. La serata proseguirà con un concerto di Noa, in una selezione dei suoi pezzi migliori, proposti in esclusiva per la Milanesiana. L’introduzione della serata è affidata a Paolo Mauri, storico della letteratura, critico letterario e responsabile per oltre quindici anni delle pagine culturali di “la Repubblica”. Giovedì 15 luglio, al Teatro Dal Verme, un grande evento: “Una lunga notte per Fernanda Pivano”, la seconda lunga notte di questo festival, dopo quella per Jane Campion. È questo un omaggio sincero per una donna che ha saputo unire il rigore intellettuale della studiosa della cultura americana a una passione di vita inesauribile. Enrico Rotelli, il curatore dei due volumi di scritti autobiografici di Fernanda Pivano, presenterà alcuni suoi filmati e audio. Avremo anche letture di Dori Ghezzi, presidente della Fondazione Fabrizio De André Onlus, di Sandro Veronesi, Premio Strega nel 2006 con Caos calmo, dello scultore Arnaldo Pomodoro, delle attrici teatrali e cinematografiche Sabrina Colle e Mascia Musy (queste ultime due direttamente dai Diari di Fernanda), oltre alla proiezione di un video di Theo Volpatti. E ancora: canzoni di Marco Castoldi e intermezzi teatrali di Giulio Casale, attore e autore di uno spettacolo appositamente dedicato a Fernanda Pivano, La canzone di Nanda. Conclude la serata un concerto di Etta Scollo, Il fiore splendente, omaggio ai poeti arabi che vissero e scrissero in Sicilia tra il IX e il XII secolo. Si tratta di un progetto che si avvale della collaborazione, tra gli altri, di Franco Battiato. L’introduzione e il coordinamento della serata è affidato a Paolo Mieli, presidente della RCS Libri. Venerdì 16 luglio, al Teatro Dal Verme, per “I paradossi della natura”, e con l’introduzione di Stefano Salis, giornalista di “Il Sole 24 Ore”, avremo con noi Åsa Larsson, autrice di gialli premiati dall’Accademia svedese del Poliziesco. A seguire salirà sul palco Jon Krakauer, saggista e alpinista statunitense, divenuto celebre con il libro Nelle terre estreme, storia vera di un viaggio oltre i limiti delle possibilità umane nelle selvagge regioni dell’Alaska. In conclusione, avremo la lettura di Wole Soyinka, scrittore nigeriano, Premio Nobel per la Letteratura 1986, uno dei più importanti esponenti della narrativa dell’Africa sub-sahariana, considerato il maggiore drammaturgo africano vivente. Per la parte musicale ci sarà il graditissimo ritorno di Uri Caine, un costruttore di piani sonori in grado di spaziare dalla musica classica al jazz, all’elettronica, al rock, con un concerto per Piano solo. Sabato 17 luglio la Milanesiana sarà presente nel pomeriggio al Teatro di Verdura. Dialogheranno, sul tema “Il paradosso Dio”, i professori Giovanni Reale, Giulio Giorello, Enrico Berti, e lo scrittore e saggista Marco Vannini. Il coordinamento dell’incontro è di Armando Torno, editorialista del “Corriere della Sera”. La parte musicale è affidata a un concerto di Antonio Ballista, pianista, clavicembalista e direttore d’orchestra. La sera, al Teatro Dal Verme, per “Vite e paradossi”, dopo una introduzione e un prologo letterario di Alain Elkann, avremo un ospite d’eccezione: Aharon Appelfeld. Deportato in un campo di concentramento nella seconda guerra mondiale, veterano dell’esercito israeliano, Appelfeld insegna letteratura ebraica all’università Ben Gurion a Be’er Sheva’. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. A lui, durante la serata, sarà assegnata la “Rosa d’Oro della Milanesiana”. Dopo la sua lettura, si terrà quella di Richard Price, scrittore, sceneggiatore e attore statunitense, collaboratore di Martin Scorsese nel film Il colore dei soldi (per ilquale ha ricevuto una Nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale), seguita da un intervento di enrico ghezzi. Infine, per la parte musicale, il concerto dell’Ensemble Berlin: nati nel 1999 come gruppo dei Berliner Philharmoniker, potremo applaudirli in questo loro concerto, Fiati virtuosi, con musiche di Verdi, Weber, Pasculli, Triebert e Jancourt. Lunedì 19 luglio, infine, la Milanesiana si concluderà, così come era iniziata, alla Sala Buzzati della Fondazione Corriere della Sera, in una serata intitolata “Un prologo tra Bertrand Russell e Fosco Maraini e Magic People Show”. Il prologo è affidato alla voce dell’attrice Nicoletta Braschi, e sarà seguito dallo spettacolo Magic People Show, a cura di Teatri Uniti, con Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Andrea Renzi, Luciano Saltarelli, tratto dal romanzo di Enrico Montesano. Si conclude così l’undicesima edizione della Milanesiana Letteratura Musica Cinema Scienza, dopo aver offerto al pubblico 4 serate alla Fondazione Corriere della Sera, 9 serate al Teatro Dal Verme, 3 appuntamenti sul tram, 3 concerti per le vie della città, 2 appuntamenti allo Spazio Oberdan, 1 appuntamento al Barrio’s, 1 incontro al Teatro di Verdura, 7+1 aperitivi con gli autori a cura della Fondazione Corriere della Sera, per un totale di 15 giornate alla scoperta dei Paradossi e delle loro segrete alchimie.


Elisabetta Sgarbi.

Direttore Artistico La Milanesiana Letteratura Musica Cinema Scienza Arte Filosofia e Teatro.